A volte, mentre raccolgo i pomodori nell’orto, mi capita di trovarne qualcuno con quella tipica spaccatura sulla buccia. È un’immagine che racconta molto: parla di acqua arrivata tutta insieme, di caldo improvviso, di frutti che si gonfiano più velocemente di quanto la loro pelle possa seguire. Dietro quel piccolo difetto c’è un mondo di dinamiche naturali affascinanti, e capire come funziona permette di prevenirlo con una facilità sorprendente.
Perché la buccia cede all’improvviso
La scena è sempre la stessa: dopo giorni secchi arriva una pioggia intensa, oppure si dà acqua abbondante a una pianta che aveva sete da un po’. In poche ore i pomodori assorbono una quantità d’acqua superiore a quella che riescono a gestire. La polpa interna aumenta di volume rapidamente, mentre la buccia — soprattutto se sottile — resta più rigida e non riesce a espandersi allo stesso ritmo. Il risultato è la tipica spaccatura longitudinale o circolare.
Questa condizione rientra nelle cosiddette fisiopatie, cioè problematiche non dovute a malattie ma a fattori ambientali. È importante ricordarlo: non c’è nulla di “infetto”, solo un disequilibrio momentaneo.
Le cause più comuni
Nel tempo ho notato come certi fattori ritornino puntuali ogni volta che compaiono le spaccature.
Irrigazione discontinua
Il principale colpevole è la gestione irregolare dell’acqua. Periodi di siccità seguiti da annaffiature abbondanti mettono il frutto sotto stress.
Gli sbalzi di umidità nel terreno agiscono come una molla che si comprime e si espande, e i pomodori finiscono per farne le spese.
Condizioni climatiche variabili
Anche il clima gioca la sua parte. Le piogge improvvise, tipiche dell’estate, possono trasformare un terreno asciutto in una spugna bagnata nel giro di un’ora. Allo stesso modo, le escursioni termiche caldo-freddo indeboliscono la buccia rendendola meno elastica.
Varietà più o meno vulnerabili
Alcune tipologie, come i pomodorini a buccia sottile, sono naturalmente più sensibili.
Le varietà con buccia spessa sono più robuste, mentre quelle con buccia delicata tendono a cedere con più facilità. È un tratto genetico affascinante, simile a quello descritto nella selezione vegetale della genetica.
Errori di concimazione
Troppo azoto spinge la pianta a crescere rapidamente, aumentando il rischio di frutti maturi in fretta e più esposti alla spaccatura. Stesso discorso per i periodi di caldo intenso, che accelerano la maturazione oltre il ritmo ideale.
Le soluzioni davvero efficaci
La buona notizia è che prevenire il problema è molto più semplice di quanto sembri. Basta creare condizioni più stabili.
Mantieni l’acqua costante
Il trucco migliore consiste nell’irrigare in modo regolare e moderato.
Meglio poco e spesso che tanto e una volta sola. L’obiettivo è mantenere il terreno umido senza sbalzi eccessivi. La pacciamatura — naturale o con teli paccianti — è una mano santa: stabilizza la temperatura e trattiene l’acqua.
Proteggi il terreno dalle piogge improvvise
Quando so che sono in arrivo temporali estivi, copro il suolo alla base delle piante o uso teli che impediscono al terreno di impregnarsi troppo rapidamente. Non serve proteggere la parte aerea, ma evitare che le radici assorbano acqua all’improvviso.
Scegli varietà più resistenti
Se vivi in zone di forte piovosità o con estati irregolari, conviene optare per varietà naturalmente più robuste. In un clima più stabile, invece, anche i ciliegini più delicati riescono a crescere senza problemi.
Raccogli al momento giusto
Più un pomodoro resta sulla pianta a completa maturazione, più la sua buccia diventa fragile.
Raccoglierli quando sono appena maturi riduce moltissimo il rischio di spaccature e migliora anche la conservazione.
Il punto finale
Le spaccature nei pomodori non sono un dramma: sono un segnale, un linguaggio con cui la pianta ci comunica che qualcosa nell’idratazione o nel clima è stato troppo brusco. E, per fortuna, è un problema che si risolve facilmente con qualche piccola attenzione. I frutti con spaccature superficiali restano commestibili, purché consumati in fretta.
Con un po’ di costanza nell’irrigazione e nella gestione del terreno, il raccolto torna integro e irresistibile, proprio come lo immaginiamo quando seminiamo la primavera.




